Movimento e libertà: l’approccio di Emmi Pikler allo sviluppo della motricità infantile

Il movimento è per il bambino molto più che un piacere funzionale, è lo strumento e il mezzo di espressione del suo orientamento nell’ambiente, dei suoi atti intelligenti, dei suoi comportamenti sociali e dei suoi sentimenti.

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Particolare oggetto di studio da parte della Pikler fu proprio il movimento. Il movimento ha grande importanza in quanto costituisce il primo mezzo di comunicazione con l’ambiente e con l’altro.

Il movimento libero, basato sull’attività autonoma, favorisce nel bambino la scoperta delle sue capacità, l’apprendimento diretto a partire dalle scoperte compiute, la costruzione della propria immagine corporea.

All’adulto spetta il compito di offrire al bambino un ambiente protetto e stabile.

Le condizioni per la motricità libera e per l’iniziativa autonoma si sviluppano grazie a una relazione fondata sulla sicurezza affettiva e il giusto senso di protezione.

É il bambino a realizzare il proprio sviluppo psicomotorio

e noi adulti educatori possiamo solo ostacolarlo o agevolarlo:

“Il bambino lasciato libero supera le varie fasi al proprio ritmo, diverso da quello di altri bambini, con sicurezza ed armonia”

scrive la Pikler nel suo libro “Datemi tempo”

Per la Pikler i bambini sono competenti fin dalla nascita: essi sanno ad esempio riconoscere suoni, seguire oggetti con lo sguardo… e molte altre competenze le acquisiscono nel corso dello sviluppo.

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É fondamentale dunque permettere l’esperienza diretta della competenza fin dalla nascita per rinforzare la fiducia nelle capacità del neonato e nell’efficacia delle sue azioni.

Si rivela quindi centrale concedere TEMPO al bambino, affinché egli si evolva secondo i propri ritmi, senza prescrizioni e incitamenti perché impari a muoversi.

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Non è importante quando viene raggiunta una tappa dello sviluppo motorio, ma come e in quale successione.

Fondamentale oltre al tempo saranno poi l’AMBIENTE, che dovrà essere confortevole e piacevole, per offrirgli  la possibilità di interagire, con i propri tempi, con gli adulti e con gli oggetti.

Da tutto ciò emerge una grande comunione di idee tra Emmi Pikler e Maria Montessori circa lo sviluppo e l’educazione. Per entrambe le studiose risultano essere centrali in particolare:

  • La valorizzazione dell’attività autonoma del bambino, basata sulla sua iniziativa all’interno di un ambiente adeguato;
  • La promozione di una relazione educativa fondata sulla conoscenza, la fiducia e il rispetto nelle competenze infantili
  • La promozione e la cura della salute fisica ed emozionale
  • La realizzazione di un ambiente strutturato e a misura del bambino, che favorisce l’apprendimento, la concentrazione, la riflessione sulle proprie attività.

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33050 Chiasiellis, Mortegliano– Ud

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